venerdì 4 gennaio 2013

Cakram (चक्र)


Cakram viene traslitterata solitamente in chakra. E' una parole di origine sanscrita, il suo primo significato è ruota ma ha molte accezioni tra cui plesso o vortice.
Secondo alcune filosofie orientali i chakra rappresentano dei punti di forza umani, spesso associati ad organi fisici, all'interno dei quali si muoverebbe un'energia definita prana.
Ad ogni chakra vengono associati una particolare figura ed un ben determinato colore. 
Ciascuno dei chakra ha il proprio centro in una delle sette ghiandole a secrezione interna del sistema endocrino corporeo e ha la funzione di stimolare la produzione ormonale della ghiandola. C'è da dire che non esiste un'evidenza scientifica della cosa.

Il corpo fisico e il corpo sottile (Sukṣma Śarira: le emozioni, pensieri, percezioni, stati di coscienza) formano un insieme. Questi due corpi sono collegati a livello dei chakra, quindi agendo sul corpo fisico si produrrà un effetto su quello sottile e viceversa.

I chakra vengono assimilati al loto, considerato un simbolo di purezza perché pur nascendo da acque stagnanti e putrescenti, dà origine ad un fiore bellissimo e candido. 
 Gli esseri umani, la maggior parte degli animali ed alcune piante avrebbero sette chakra principali o primari. Secondo alcune tradizioni, ogni chakra assomiglierebbe ad un piccolo vortice con la parte più stretta dell'imbuto orientata verso il corpo.

Il mio livello di conoscenza riguardo le filosofie orientali è alquanto scarso. Eppure mi ritrovo spesso a leggere informazioni riguardo questi supposti centri di energia. Sono infatti affascinata dal concetto di collegamento tra due ipotetici corpi che ci permettono di sperimentare le nostre vite.
Il rispetto per il corpo fisico e quello mentale. Come se dovessimo impegnarci a preservare l'equilibrio di entrambi, ogni giorno, costantemente, per poter vivere al meglio.


lunedì 31 dicembre 2012

Buonanotte

Compilation della buonanotte.
Sono le canzoni che ho preferito tra quelle scelte dalla mia riproduzione casuale mentre me ne camminavo verso casa dopo lavoro.
Mi sono concessa qualche birra, una bruschettona ricca di verdure e un bel pezzo di pandoro.
Domani sarà il risveglio giusto per cominciare.
Cominciare a credere di poter fare qualcosa per essere migliore, così come mi voglio.

Radical Face, Welcome home



Placebo, Protege moi
 

Metallica, Nothing else matters
 

Salutando numeri

Nuova fine.
Nuovo inizio.
Caro 2012, sei stato l'anno migliore mai vissuto finora. Ricco di pianti. Abbuffate. Guerre contro me stessa. Piccole e grandi vittorie. Buonanotti sussurrate ad una persona che amo e con cui ho avuto il piacere di condividerti. Anno anche di sveglie senza questa persona, che ora vive distante. 2012 che ha fatto conoscere ai miei capelli le uova della laurea. Il trasferirmi in un'altra città. Il cambiare lavoro dopo 6 anni. Mi hai regalato soddisfazione, felicità, amore e cambiamenti.
Ti lascio aprendo un nuovo blog che spero mi accompagni in questi prossimi mesi.
Ahimè sì, al 2013 oltre alla felicità chiedo anche un po' di leggerezza.
Dell'animo e del corpo.
Ne ho assolutamente bisogno per vivere al meglio.
Perchè la lontananza di quello che amo non faccia così male.
Perchè gli esami e la nuova vita siano affrontati ogni giorno con un "atteggiamento positivo".
Grazie 2012 e arrivederci.
Benvenuto 2013. Stupiscimi.

"No more tears, my heart is dry
I don't laugh and I don't cry
I don't think about you all the time
But when I do – I wonder why"

"Here I go again – the blame
The guilt, the pain, the hurt, the shame
The founding fathers of our plane
That's stuck in heavy clouds of rain"

Asaf Avidan, Reckoning Song